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Carissimi! Il tempo estivo sia occasione di distensione e ri-creazione: il creato ci parli del Creatore!

Galileo Galilei (1564 – 1642)
” Nelle mie scoperte scientifiche ho appreso più col concorso della divina grazia che con i telescopi “.

Leibniz (scienziato e filosofo, 1616 – 1715)
“Ogni creatura rispecchia il Creatore “.

sant'antimo

Newton (matematico e fisico, 1643 – 1723)
” Questa notte io fui assorbito dalla meditazione della natura. Ammiravo il numero, la disposizione, la corsa di quei globi innumerevoli.
Ma ammiravo ancor più l’Intelligenza infinita che presiede a questo vasto meccanismo. Dicevo a me stesso: Bisogna essere ben ciechi per non restare estasiati a questo spettacolo, sciocchi per non riconoscerne l’Autore, pazzi per non adorarlo “.
” L’uomo che non ammette Dio è un pazzo “.

Tolstoj (romanziere russo, 1828 – 1910)
” Quell’infinito che ti circonda e su cui ti trovi, le leggi di questo infinito ti parlano di Dio. Dire che non lo vedi è fare come lo struzzo che nasconde il capo sotto le ali per non vedere “.

Eberhard Dennert (botanico, 1861 – 1924)
” La natura è un’opera d’arte… O Dio, grande artista del mondo! Io stupìto ammiro le opere delle tue mani “.

estate

“Altissimu, onnipotente, bon Signore,
tue so’ le laude, la gloria e l’honore et onne benedictione.
Ad te solo, Altissimo, se konfano,
et nullu homo ène dignu te mentovare.
Laudato sie, mi’ Signore, cum tucte le tue creature,
spetialmente messor lo frate sole,
lo qual è iorno, et allumini noi per lui.
Et ellu è bellu e radiante cum grande splendore:
de te, Altissimo, porta significatione.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora luna e le stelle:
in celu l’ài formate clarite et pretiose et belle.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate vento
et per aere et nubilo et sereno et onne tempo,
per lo quale a le tue creature dài sustentamento.
Laudato si’, mi’ Signore, per sor’aqua,
la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta.
Laudato si’, mi’ Signore, per frate focu,
per lo quale ennallumini la nocte:
ed ello è bello et iocundo et robustoso et forte.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra matre terra,
la quale ne sustenta et governa,
et produce diversi fructi con coloriti flori et herba.
Laudato si’, mi’ Signore, per quelli ke perdonano per lo tuo amore
et sostengo infirmitate et tribulatione.
Beati quelli ke ‘l sosterrano in pace,
ka da te, Altissimo, sirano incoronati.
Laudato si’, mi’ Signore, per sora nostra morte corporale,
da la quale nullu homo vivente pò skappare:
guai a·cquelli ke morrano ne le peccata mortali;
beati quelli ke trovarà ne le tue sanctissime voluntati,
ka la morte secunda no ‘l farrà male.
Laudate e benedicete mi’ Signore et rengratiate
e serviateli cum grande humilitate”.

Francesco d’Assisi (Assisi, 1181 o 1182– Assisi, 3 ottobre 1226), Laudes Creaturarum (1224).

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